Vittime e carnefici
Le vittime non sono migliori dei loro carnefici. Ho sempre aiutato le vittime e sono sparite con un “grazie”, diventando a loro volta carnefici con altri più deboli di loro.
Le vittime non sono migliori dei loro carnefici. Ho sempre aiutato le vittime e sono sparite con un “grazie”, diventando a loro volta carnefici con altri più deboli di loro.
Ho ricevuto tante offese nella vita mia, ma tra le peggiori c’è sicuramente ciò che mi disse un tassinaro romano mentre mi accompagnava ad un concerto di un gruppo sconosciuto anche a se stesso. Er tizio, con aria di chi ha capito tutto della vita, mi fa: “tu c’hai la faccia politically correct”. Io?io?io?io?
Facebook è uno strano posto. A volte per dare risalto a ciò che scrivi e per avere consensi il tuo linguaggio deve essere violento, inappropriato rispetto a quel che dici o deve evocare un’immagine di forza, come se la determinazione si misurasse con il metro della brutalità.
Ho fatto il gioco di chi non credeva in me. Ho creduto che forse avessero ragione o forse mi ero solo stancata di dimostrare che avevano torto.