C’è uno strofinaccio appeso ad una sedia nell’appartamento di fronte alla mia finestra.
Sembra il vestitino di una bambina, e la gamba della sedia sembra una gambetta umana.
È lì da giorni e, siccome la famiglia che abita lì ha una figlia di statura corrispondente al canovaccio, mi impressiono ogni volta che alzo gli occhi.
È come se la bambina stesse lì immobile a fissarmi.