Quando mi affacciavo alla finestra, da bambina, la mia attenzione era rapita da una casa diroccata.

Il tetto era quasi completamente sfondato, l’erba cresceva alta al suo interno. Gli animali di campagna erano i padroni indisturbati del rudere abbandonato.

Non c’erano infissi nè porte. Avrebbe dovuto farmi paura, e invece mi affascinava.

Quella casetta, circondata da palazzi di città, sembrava accessibile, sembrava piccola come ero io.

Immaginavo che potesse essere tutta mia, che potessi vivere lì da sola.

Qualche tempo fa ho visto mia nipote affacciarsi alla stessa finestra.

Mi ha raccontato che quella casa era sua, e che avrebbe potuto fare quel che voleva lì dentro. 

Ho capito che i bambini sentono un bisogno di autonomia forte almeno quanto quello degli adulti.

E che il sogno della libertà fa sparire la paura degli insetti, delle lucertole e del buio!

Una casa diroccata di cui si vede solo la finestra e la porta di legno, dove la natura ha preso il sopravvento sulle pietre e sul cemento
Foto di Pixabay

Questo articolo ha 3 commenti

  1. Keep Calm & Drink Coffee

    Mi sono emozionata nel leggere le stesse parole e gli stessi pensieri “tramandati” alla nipote in maniera latente, e allo stesso modo comuni: anche io da bambina sognavo impavida rifugi avventurosi.
    La sfida è forse conservare i sogni di infanzia, sbglio?

    1. Figlia del mio tempo

      La sfida è trasformare i sogni d’infanzia in realtà!:)

      1. Keep Calm & Drink Coffee

        Già … crescendo purtroppo perdiamo la magia

Lascia un commento

1 × tre =