Lei, con eleganza orientale e lo sguardo che scivolava verso il pavimento, mi chiese di scoprire se il suo fidanzato di Amsterdam avesse mai varcato la soglia di una vetrina a luci rosse. Rifiutai, sapevo già la risposta, e lei se ne andò nell’ombra, come se il “peccato” lo avesse commesso lei. 

Lei, con gli occhi bui come il cielo sul mare di notte, mi disse che si erano scelti, mentre lui, con leggerezza, mi raccontò come aveva sofferto la convivenza durante il periodo di clausura imposto dalla pandemia.

Lui continuava a scrivermi perché ero il suo unico punto di contatto con lei, mentre lei mi redarguiva per aver osato rispondergli.

Lui, con l’indomito coraggio di un vigliacco, le scrisse “sei così bella che ti ammazzerei”.

Lei, cercando conforto nelle sue braccia di marmo, gli disse di essere al quinto mese di gravidanza, mentre lui le chiedeva di abortire illegalmente, in casa.

Lui promise a se stesso che quello sarebbe stato  l’ultimo tradimento che gli avrebbe perdonato, mentre il suo compagno prenotava il suo prossimo ed ultimo viaggio da solo, verso gli Stati Uniti.

Lei, che era stata corteggiata da tutti i loro mariti, era amata dalle mogli perché non li guardava nemmeno, mentre i mariti serbavano il ricordo di uno sguardo, di una parola, di un sorriso di lei.

il cappello a cilindro di Magritte dove viene specificato che è un oggetto per uso esterno
Le Bouchon d'epouvante, René Magritte

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