Ogni volta che uso la parola “intelligente” qualcuno mi chiede cosa si intende per intelligente. 

Mi rendo conto che il significato che io attribuivo è obsoleto.
 
Pertanto ho cercato una parola che mi faccia superare il relativismo delle intelligenze. 
 
Cerca, cerca, cerca e mi è rimasto solo il “quid”.
 
Senza nostalgia del latinorum, mi rendo conto che la parola deve essere più onnicomprensiva possibile per stimolare nell’ascoltatore il concetto che voglio stimolare. 
 
Il quid è qualcosa che non viene generato dall’allenamento, sebbene allenare il pensiero possa tenerlo in forma.
Il quid nasce con te e non ti abbandona mai.
 
La qualità del quid non dipende dalla quantità delle informazioni recepite. Il nozionismo può aumentare il volume del quid, ma non l’elasticità nello stabilire le connessioni tra le nozioni.
 
Il quid funziona istintivamente… se ce l’hai. 
E la più grande prova dell’esistenza del quid è riconoscere chi ha un quid migliore del nostro.
Un labirinto a forma di cerchio bianco e nero
Immagine di Pixabay

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