La superdonna

La superdonna è speculare al superuomo, ma la sua immagine è capovolta.    La superdonna non ha nessun riconoscimento pubblico.    Sostiene gli altri silenziosamente, privatamente.    Il suo contributo è fondamentale, ma invisibile.    Se la superdonna è una mamma, può sperare che le sia riconosciuto almeno l'impegno con i suoi figli, ma, essendo il suo "dovere", non le verrà comunque data nessuna medaglia al valore.   Se la superdonna non […]

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La retorica del superuomo

La retorica del superuomo è una delle ipocrisie dell'umanità.    Ben lontano dal superuomo di Nietzsche, il superuomo comune è spesso un omuncolo.    Il superuomo comune, infatti, è un uomo che combatte contro i suoi limiti cercando un ambito in cui eccellere. Se fortunato riuscirà ad eccellere in più ambiti, ma questo non eleva le sue qualità morali.    Spesso questa retorica è alimentata da altri uomini che, in […]

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Bruxelles a giugno

Bruxelles a giugno si riempie di fiori e di sole. La pioggia fa capolino solo per rinfrescare l'aria. Le piazze si riempiono di tavolini, lucine colorate e risate.  I residenti, per una volta, sembrano più numerosi dei turisti e il francese domina le strade della capitale. La cena si consuma sotto il cielo azzurro, alla luce di un pomeriggio infinito. Il verde della vegetazione lussureggiante festeggia il ritorno della stagione […]

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Il lamento

Il lamento è il farmaco per tutti i mali, la vera base della società. È molto più semplice incolpare qualcosa o qualcuno, che trovare rimedi. L'autocommiserazione, la giustificazione di se stessi a se stessi, permette di andare a dormire con la sensazione di non aver avuto altra scelta. L'indulgenza dell'ascoltatore, che spesso non ha altra scelta che compatire, alimenta il circolo. L'insoddisfazione e l'eventuale risentimento trovano un rifugio sicuro nel […]

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La storia

"E poi la gente, perchè è la gente che fa la storia, quando si tratta di scegliere e di andare, te la ritrovi tutta con gli occhi aperti, che sanno benissimo cosa fare".   Così scriveva De Gregori in "La storia siamo noi" e questo pensiero non sembra più condivisibile.   Le persone non hanno idea di cosa volere e di dove andare.    È destabilizzante pensare a masse che si muovono senza […]

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Il quid

Ogni volta che uso la parola "intelligente" qualcuno mi chiede cosa si intende per intelligente.  Mi rendo conto che il significato che io attribuivo è obsoleto.   Pertanto ho cercato una parola che mi faccia superare il relativismo delle intelligenze.    Cerca, cerca, cerca e mi è rimasto solo il "quid".   Senza nostalgia del latinorum, mi rendo conto che la parola deve essere più onnicomprensiva possibile per stimolare nell'ascoltatore […]

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Minerva deep dive

Mi avvio per una stradina buia, illuminata solo dalla luce calda dei lampioni. Mangerò in un locale caratteristico, qui non è difficile trovarne. Guardo per terra, attenta a non cadere nei canaletti.  L'atmosfera serale è affascinante: c'è allegria, ma non c'è il frastuono di Amsterdam. Il pianoterra di tutte le basse abitazioni è invaso dagli studenti. Hanno già finito il pasto serale e si intrattengono a chiacchierare. Non hanno tende alle finestre, l'interno si […]

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Edward mani di forbice

Quando ero una bambina mi chiedevo come mai la protagonista del film "Edward mani di forbice" non andasse a salutare, ormai anziana, il suo amore Edward. Perché era vecchia? No.  Perché temeva che lui non l'amasse più? No. Ora lo so.  I bei ricordi è meglio che rimangano lì dove sono, indisturbati.  Ogni momento del presente potrebbe distruggere, involontariamente, un momento del passato.  Quel momento che ci è parso intenso […]

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Se 90 mila donne vi sembran poche

Care donne, buon 2024!   Vi auguro di vivere, ma se non vi è possibile, vi auguro di non morire assassinate.    Mi auguro, infatti, che non moriate come Samira Sabzian, impiccata dall'Iran che doveva impedirle di essere una sposa bambina, difenderla dalla violenza domestica, ma ha preferito punirla per aver protetto se stessa.   Mi auguro che non veniate arse o sepolte vive come in Turchia, o lapidate come […]

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La divisa di Bruxelles

La divisa di Bruxelles è "nessuna divisa". L'originalità governa la scelta del vestiario, soprattutto nei luoghi di diffusione della cultura. Il Bozar, uno dei centri culturali rappresentativi della città, una volta al mese apre le sue porte, offrendo una fotografia sorprendente dei cittadini. Una sciarpa in testa, una giacca da nonno su un vestito da donna, e quasi sempre qualcosa di bianco. Sarà perché il cielo è spesso bianco, a […]

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