Una sera ho avuto l’opportunità di parlare con un ragazzo iraniano.
Aveva occhi scuri come la notte in mare e mi spiegava quello che secondo lui è il senso della vita.
Le mie riflessioni erano facilmente smentite dal suo pensiero filosofico e dalla sua profonda fede in esso.
Mi ha impressionato la sua sentita spiritualità che si contrapponeva al mio cinismo freddo e difensivo.
Ho sentito un senso di vuoto e ho pensato che lui non lo avrebbe mai sentito.
Perché questo cinismo freddo?
Gli spiegavo la finitezza dell’uomo come se non mi riguardasse…