Il volto di un uomo barbuto, con le sopracciglia corrucciate e l’espressione concentrata, sembra guardare il dirupo antistante, preoccupato.
E’ il volto dell’ulivo pensante di Ginosa, diventato famoso, negli ultimi anni, come simbolo degli ulivi pugliesi da salvare.
Urlante è, invece, il viso che si intravede nella roccia nascosta dietro la Chiesa Madre: un dio arrabbiato che cerca di ammonire i comportamenti scorretti.
Nell’oscurità della notte il borgo antico di Ginosa è uno spicchio di luna che non teme il buio: i suoi guardiani antropomorfi, di legno e di pietra, lo proteggeranno.