Non ho mai copiato in vita mia. Neanche all’Esame di Stato.

Il presidente della commissione esaminatrice controllò il mio vocabolario, pagina per pagina:  non trovò né un biglietto né un appunto a matita.

Qualche anno dopo, all’università, partecipai ad un seminario tenuto da un noto imprenditore italiano.

L’imprenditore, che ha avuto un notevole successo economico, ci spiegò che a scuola aveva sempre copiato.

Capii di aver sbagliato tutto, ma perseverai nell’errore.

Qualche anno dopo sono venuti alla luce diversi errori di gestione aziendale addebitabili all’imprenditore.

Fino ad ora non sembra averne subito le conseguenze. Ed è ancora molto ricco.

Ho sbagliato tutto. 

Le mani di un imprenditore con un dado rosso in mano e i gemelli preziosi ai polsini

Questo articolo ha 2 commenti

  1. Stefano

    Se l’obiettivo fosse arricchirsi giustificando ogni mezzo, forse si “avresti sbagliato”.. Ma é quello il tuo obiettivo? Capisco peró il messaggio provocatorio e la rabbia nel vedere una societá e un sistema che sembra premiare ció che é palesemente scorretto.

    1. Figlia del mio tempo

      Ciao Stefano,scrivevo in modo provocatorio. La mia più che rabbia è l’aver assunto la consapevolezza che se la gestione di imprese pubbliche e private va male, non dobbiamo meravigliarci. Per i ruoli apicali non vengono scelte persone competenti, ma persone gradite a chissà chi.

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