Il duemilaventi mi ha riservato tante sorprese interessanti, duemila venti di cambiamenti.
Per la prima volta ho usufruito dello smart working e ho capito che si tratta di un punto di non ritorno.
Sono stata chiusa in casa per più di 24 ore di seguito e ho scoperto che la casa può non essere solo un dormitorio.
Ho avuto la conferma che sprechiamo tempo in cose accessorie, e per esse tralasciamo cose sostanziali.
Ho avuto anche un’empirica conferma di quanto siano superflue tante azioni quotidiane e che cambiare abitudini, di tanto in tanto, può portare giovamento.
Ho trascorso più tempo con le persone a cui voglio bene.
Ho avuto la percezione di quanto siano inutili alcuni acquisti e ho iniziato a dirottare i miei guadagni in direzioni più soddisfacenti.
Ho sperimentato abilità culinarie nuove e risvegliato ricordi sopiti di ricette già provate.
Ed infine, grazie al cambiamento di prospettiva radicale che ci è stato imposto dagli eventi, ho capito che dobbiamo migliorare molte cose, sia a livello personale che a livello collettivo, e non possiamo più far finta di non vederle.
L’ideale sarebbe, nonostante tutto, uscire migliorati da questo 2020, almeno a livello personale. In effetti aver cambiato abitudini e l’aver sperimentato alcune rinunce da piu’ valore a diverse cose che davo scontate.
Immagino, Roberto. L’ideale è non dare mai più niente per scontato!Buon 2021!