Gli atmonauti navigano attirati dolcemente dalla gravità.
In un attimo sono nell’atmosfera.
Io navigo, invece, come un prodotto sul rullo della cassa del supermercato, attirata fortemente dalla velocità.
In un attimo sono per terra.
Prima che me ne renda conto, il rullo ha finito il suo percorso, e io mi arrampico con tutte le mie forze per risalirlo.
Il tempo, come il rullo, corre impietoso.
Per quanto io cerchi di utilizzarlo al meglio, la sensazione che la sua corsa impetuosa non mi consenta di riflettere o di agire a sufficienza, mi perplime.
Mi ritrovo, alla fine dell’estate, a non essermi accorta nemmeno che sia iniziata…
Forse la soluzione non è vivere pienamente, ma vivere a diverse intesità, per poter assaporare, a volte, anche il riposo.