Una mia amica, che aveva da poco scoperto l’esistenza di questo sito, mi ha chiesto: “Dove trovi i pensieri?”
Aveva voglia di scoprire un segreto, ma il segreto non c’è.
Quel che non riusciamo a fare, ma ci piacerebbe saper fare, genera in noi ammirazione verso chi è capace di farlo con naturalezza.
Io ho sempre nutrito la stessa incantata ammirazione per i pagliacci, che sanno ridere con gli occhi mesti.
Pagliaccio è il protagonista dell’opera di Leoncavallo, che deve far ridere mentre delira, che deve vestire la giubba perché il pubblico vuole ridere.
E pagliaccio è il protagonista del libro di Heinrich Böll, che non sa più far ridere, e del personaggio gli resta solo il trucco sul viso.
Il pagliaccio non può permettersi di perdere la maschera, nemmeno quando la vita reale irrompe e devasta tutto, perchè è l’unica che ha!
Ed è per questo che la maschera si adatta alle circostanze, e diventa triste o psicopatica, se necessario, come è successo a Joker.
Non si può fare il pagliaccio, si può solo esserlo.
Stavolta non saprei cosa dire se non che i pagliacci sono tristi e che non trovo pensieri!
Vedi? La maschera della risata è per te triste. E di pensieri ne hai eccome!