In un posto antico le persone camminano piano.
Sembra che abbiano un peso sulle spalle, il peso di “quel che pensano gli altri”.
Sono guardinghe e hanno un portamento esitante, come se fossero sempre un po’ a disagio.
Avere un marchio sulla maglietta è ancora un’ambizione, un segno distintivo.
Il forte calpesta il debole e, chi non è più debole, calpesta chi è rimasto debole.
Nello stesso posto antico, però, nessuno ti nega un sorriso.
Al ristorante vicino al mare, il proprietario ti offre un caffè o un amaro, e si preoccupa dei chilometri che devi percorrere per tornare a casa.
In un posto antico puoi incontrare persone che non vedi da anni, e provare lo stesso piacere nel salutarle.
La vita scorre lentamente, tra le curve delle abitutini, e i cambiamenti disturbano la quiete.
