La mia abilità sta nel trasformare l’infelicità che mi viene causata in virtù.
La mia azione può essere giusta o sbagliata, avventata o pensata, ma è sempre frutto di un pensiero positivo.
Dichiaro il mio pensiero prima di agire, così da non causare sorprese indesiderate e, chi si ritiene danneggiato o offeso, può dirmelo prima che lo metta in atto.
E invece non ricevo lamentele preventive, ma solo reclami postumi, vigliacchi e opportunistici, che mi causano tanta insofferenza.
Ebbene da quella insofferenza si genera la mia rinascita.
La cattiveria altrui che ha generato la mia insofferenza, diventa un boomerang sferzante per il lanciatore: il suo tormento è guardare il mio volo dal basso.
“Nessuno è infelice se non per colpa sua” diceva Seneca.