Il rapporto tra gli uomini e le automobili è alterato dalla loro percezione di essere ottimi conducenti.
Questa convinzione, per quanto possa essere vera in alcuni casi, li costringe a diventare insopportabili sul sedile passeggero.
Questo senso di superiorità degli uomini si esprime soprattutto con le donne.
Infatti, così come sono capaci di tollerare altri uomini alla guida dell’automobile, diventano intolleranti con le donne.
In particolare gli uomini si trasformano in pessimi istruttori di guida perché redarguiscono il conducente donna prima che metta in atto qualunque azione.
In quei momenti si esprime la mania di controllo, l’incapacità di affidarsi ad un’altra persona e l’errata percezione di aver considerato tutte le variabili che solo l’autista può controllare.
La donna, che di solito ha molti anni di esperienza, inevitabilmente si distrae, si innervosisce, e inizia davvero a fare errori.
Nella peggiore delle ipotesi, la donna esausta lascerà il volante all’uomo, nella migliore delle ipotesi riuscirà a metterlo a tacere, pur continuando a percepire fastidio.
Quando vedete una donna guidare nervosamente, guardate il sedile passeggero anteriore: troverete il padre o il fidanzato/marito.