La mia vicina di casa è una pianista.

Mi delizia ogni giorno con melodie classiche e romantiche, ma ultimamente è riuscita a farmi apprezzare uno dei brani più difficili da suonare: Op. 39 No. 6 “Little Red Riding Hood” di Rachmaninov.

La sua educazione le impone di scusarsi, con me e con gli altri condomini, per il disturbo, nonostante lei rispetti gli orari condominiali che le consentono di suonare.

La mia vicina, dunque, parte dal presupposto che, a prescindere dal rispetto delle regole, possa arrecare un disagio agli altri. Normalmente, invece, il nostro punto di partenza nelle relazioni condominiali è l’affermazione prepotente del diritto. 

Ho apprezzato questa delicatezza e, sinceramente, non avevo ricevuto la stessa cortesia da altri condomini prima d’ora.

E penso che anche lei abbia apprezzato il mio incoraggiamento e supporto.

Spero di essere nel più breve tempo possibile, in prima fila, in un teatro ad ascoltarla.

Un pianoforte in legno e una rosa gialla distesa sui tasti bianchi e neri
Fotografia di Martyn Cook

Questo articolo ha 4 commenti

  1. Varu

    Ma suona con dolore, con dolcezza o con rabbia?

    1. Figlia del mio tempo

      Direi con professionalità

      1. Varu

        E allora è classica, troppo.

        1. Figlia del mio tempo

          Ti piacerebbe ascoltarla

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