Non ti basta mai.
Non smetti di chiedere, calpesti la dignità dell’altro per salvare i tuoi interessi, per proteggere la tua reputazione.
Premi i tacchi sulle mani dell’altro, le mani che lo reggono dal cadere giù.
Non ti importa cosa l’altro stia pensando, ottieni le cose con il ricatto.
Sei succube di chi ti usa e di chi ti ha già usato. Non sei tuo, sei di loro proprietà.
Vivi lasciandoti cadaveri alle spalle; per alcuni hai l’inutile rimpianto di averli uccisi, per altri nemmeno il ricordo.
Dove trovi le lacrime per piangere nel cimitero che hai costruito? Perchè piangi per la distruzione che hai causato?
Come fai a stupirti di non avere l’ammirazione di chi hai massacrato?
E continui a credere di essere giusto.
Riflessione molto onesta e attuale direi. Purtroppo …
Sempre attuale, purtroppo