Caro amico,
tu, mente illuminata e sapiente, non capisci più niente.
Mi hai dato consigli che hanno protetto il mio futuro.
Hai difeso gli indifesi, spronandoli a reagire.
Lo scibile non aveva segreti per te e il senso del dovere ti ha indicato il percorso da seguire.
Hai subito la prepotenza dell’ignoranza e, con dignità, non hai perso il controllo, mentre le tue labbra tremavano di rabbia.
Avevi già rischiato di perdere la vita in passato, con gravi offese nel corpo.
Adesso il tuo corpo è illeso, ma la tua mente non è più.