La Grecia dà il buon esempio, non dimentica delle sue origini.
La crisi economica del 2008, che ci ha impoveriti, ha svuotato i teatri italiani, ma non quelli ellenici.
Solo il coronavirus è riuscito a chiudere i teatri in Grecia e gli artisti chiedono aiuti allo Stato per far fronte alla crisi.
La povertà è, infatti, un concetto relativo: se decidiamo di allocare le risorse che abbiamo in smartphone e non in spettacoli teatrali, effettuiamo una scelta.
Nel momento in cui effettuiamo una scelta dimostriamo che non abbiamo abbastanza risorse per tutto, ma questo è alla base di qualunque sistema economico.
Fino a che, fatti salvi i beni di prima necessità, sceglieremo di allocare le risorse eccedenti in beni secondari diversi dal teatro, faremo una scelta anche culturale.