Philippe Daverio, amato da critici e artisti, ammirato dai professori di storia dell’arte.
Sembrava un personaggio dei cartoni animati: il genio con gli occhiali rotondi e il sorriso di Topolino.
Il papillon era la sua divisa e lo ha sempre accompagnato nei viaggi artistici.
Grazie a Philippe i profani dell’arte, di ogni età, hanno potuto apprezzare opere antiche e contemporanee.
Perdiamo un divulgatore erudito, uno dei pochi che non aveva perso il contatto con il popolo.
A volte il vuoto è la sola condizione per ipotizzare un ‘pieno’: di impulsi memoriali, di immagini profonde, innominabili.
Eh sì Raffaele: il vuoto dà spazio all’immaginazione