Non si capisce perché le attrici belle e intelligenti italiane debbano essere serie.
Fuori dal set il volto è serio, il sorriso quasi spento.
Pare che siano tutte d’accordo nel sembrare tristi.
Una serietà interiore, intesa come integrità, non deve necessariamente essere una serietà esteriore.
È forse meno intelligente Charlize Theron, con lo sguardo audace e magnetico, di Laura Morante, con il sarcasmo nelle rughe? Davvero non capisco.
Se invece sei bella e ridi sempre, ti conviene essere una comica, altrimenti sembri un’oca.
Delle due l’una: o la formazione teatrale in Italia segue schemi (troppo) classici o è un’altra forma di succubanza al pregiudizio maschio.
Penso che il sorriso della Roberts o la tenerezza della Weisz non le rendano belle bambole, ma donne vere.