Il siciliano è una lingua disegnata
Il siciliano è una lingua disegnata. Scippi legnate (desideri così tanto li sganassoni, che li vai a scippare).
Il siciliano è una lingua disegnata. Scippi legnate (desideri così tanto li sganassoni, che li vai a scippare).
Vincent van Gogh gli illumina le Notti Stellate. Dalì gli dà la Persistenza della memoria. Afremov gli ha regalato i colori.
La Natura non abdica: aspetta solo il momento per riespandersi. Ora che il suo animale più invadente e pervasivo si è autorecluso, Lei torna ad insinuarsi con migliaia di tentacoli in ogni pertugio. I fiori selvatici riemergono nei fazzoletti di terra, l'aria respira se stessa, il verde compare tra le crepe dei muri e dei marciapiedi. La luce del sole si è tolta il velo che l'annebbiava. Riemergono, nel silenzio, […]
"A me l'umanità in ciabatte non piace" diceva uno che conoscevo. A me, invece, non piace l'umanità controllata. Non mi piacciono gli aeroporti, dove tutto è lindo e misurato.Mi mette ansia vedere che è tutto sotto supervisione.Non mi piace contare i centilitri di acqua che posso bere o i centimetri di valigia che possono entrare nella cappelliera. Togli gli stivali. Se hai il pacemaker bussa alla porta a sinistra. Se […]
Ricordare il nome della mamma e del papà, da piccoli, è molto difficile. Non capita mai di chiamarli “mamma Livia” o “papà Lorenzo”.
Sono miope. L’oculista mi ha detto di guardare lontano ogni due ore. Ha ragione.
Tutti mi dicono che non so cosa voglia dire avere figli, cosa si provi per i propri bambini. Senza dubbio. Ma non sanno cosa provo io ad essere zia, zia di mia nipote, ed auguro a tutti di provarlo. E se davvero legarsi ad un figlio ha una forza ancora maggiore, allora è meglio che io non ne abbia.
Reset. Come immaginate il futuro? Reset è il titolo del libro che ha le idee ben chiare su uno dei possibili scenari.
Ieri ho rivisto "Napoli milionaria", ambientata in tempi in cui per stabilire chi fosse un galantuomo non si ricorreva a criteri legati al reddito. Epoca in cui c’era una sola idea di galantuomo: l'onesto. Mi son ricordata del professore di filosofia del liceo che denunciava la scomparsa della sua specie: gli onesti. Egli riconosceva che non si trattasse di una scelta voluta, ma di un’esigenza di sopravvivenza degli onesti stessi. […]
Tanti volti senza sorriso, tanti volti senza espressione. Gli occhi parlano, ma sono muti.